EPIRB è l'acronimo di Emergency Positioning Indicating Radio Beacon e si tratta di una piccola boa dotata di antenna in grado di trasmettere un potente segnale di emergenza comunicando ai soccorsi l'esatta posizione della barca.
L'EPIRB è un dispositivo di emergenza oramai largamente usato da molti anni su ogni tipo di unità, dalle grandi navi fino alla piccola imbarcazione da diporto. Tuttavia anche se l'invenzione di questo prezioso dispositivo salvavita risale molto indietro nel tempo, nel corso degli anni si è assistito ad una progressivo sviluppo tecnologico che ha portato soprattutto a migliorare la precisione di localizzazione, a tutto vantaggio delle persone che si trovano in condizione di emergenza.
COME FUNZIONA?
L'EPIRB si presenta come una piccola e compatta boa dotata di una visibile antenna di trasmissione. I modelli più avanzati e di ultima generazione integrano anche un'antenna GPS in grado di fissare il punto con estrema precisione. Il dispositivo è alimentato da una batteria al litio che assicura all'EPIRB un tempo di trasmissione continuativo di almeno 48 ore ad una temperatura di -20° C; si tratta questo di un requisito fondamentale in quanto nessun beacon può chiamarsi EPIRB ed essere omologato come tale se non può garantire un perfetto funzionamento continuativo in questo arco temporale.
L'EPIRB trasmette un segnale codificato di emergenza con una potenza importante che varia tra i 5 ed i 6 W, segnale che viene captato da una costellazione satellitare totalmente dedicata alla ricezione di questo genere di trasmissioni (sistema COSPAS/SARSAT e MEOSAR). La trasmissione avviene principalmente sulla frequenza digitale 406 MHz. Gli EPIRB che trasmettono unicamente sulla frequenza 121,5 MHz sono di fatto non più monitorabili e troppo obsoleti, devono essere rimossi dal servizio quanto prima.
Sui modelli di EPIRB meno recenti o comunque meno avanzati, privi di ricevitore GPS, l'origine del segnale trasmesso può essere individuato dai satelliti mediante triangolazione sia pur con un margine di errore che in taluni casi può essere rilevante. Tale imprecisione unita ad una tempo di calcolo della posizione potenzialmente lungo, ha suggerito oramai da oltre dieci anni l'introduzione di EPIRB dotati di ricevitore GPS i quali riescono in totale autonomia ad calcolare con esattezza la propria posizione e suggerirla ai satelliti mediante l'invio di una stringa dati codificata. In questo caso i tempi di rilevamento sono pressoché istantanei, così come l'errore di posizionamento, che assume valori del tutto trascurabili.
L'EPIRB può attivarsi in modo totalmente autonomo in caso di affondamento, se dotato di un dispositivo caratterizzato da uno sgancio idrostatico che interviene liberando l'EPIRB il quale risale in superficie attivandosi e propagando il segnale. Gli EPIRB in grado di sganciarsi automaticamente dal proprio supporto sono definiti "Categoria 1".
Esistono anche EPIRB che non sono dotati di questo dispositivo automatico e devono quindi essere sganciati manualmente e messi in acqua affinché si accendano e sono classificati come "Categoria 2" a rilascio solo manuale. I modelli più avanzati di ultima generazione sono in grado di attivarsi semplicemente a contatto con l'acqua, senza bisogno di premere alcun pulsante di accensione. Ogni modello di EPIRB di qualsiasi costruttore segnala con chiarezza quando acceso tramite una serie di flash continuativi effettuati da una piccola lampada stroboscopica incorporata nel dispositivo stesso e che è visibile a grande distanza in piena notte. L'uso è ovviamente molto semplice: basta assicurarsi che l'antenna sia puntata direttamente verso il cielo e che la calotta dell'EPIRB, che integra l'antenna GPS non sia in alcun modo oscurata.
Il segnale ricevuto dai satelliti artificiali in costante ascolto, viene quindi ritrasmesso a terra e captato da speciali stazioni riceventi che elaborano il segnale e lo decodificano ottenendo le informazioni riguardo l'origine del segnale, la posizione nonché l'identificativo della barca che si trova in emergenza. Attraverso queste speciali stazioni riceventi presenti in tutto il globo (in Italia si trova a Bari), vengono coordinati i soccorsi ed indirizzati con precisione sul punto esatto in cui si sta captando il segnale di emergenza generato dall'EPIRB.
CHI HA L'OBBLIGO DI EPIRB A BORDO?
- Le imbarcazioni da diporto che praticano navigazione "illimitata" (navigazione oltre le 50 miglia) hanno l'obbligo di EPIRB a bordo.
- Tutte le unità da pesca abilitate alla navigazione oltre le 6 miglia, con l'obbligo specifico di imbarcare un 'EPIRB "Categoria 1" a sgancio automatico come sancito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) con nota Prot. 44593 del 15/7/2014 e sancito dalla Circolare Non di Serie 5/2014 della Guardia Costiera.
- Imbarcazioni da noleggio (charter) che navigano ad oltre 12 miglia o trasportano oltre 12 passeggeri con obbligo di EPIRB "Categoria 1" a sgancio automatico.
- Navi soggette a GMDSS
In tutti gli altri casi l'EPIRB è da intendersi facoltativo.
LA MANUTENZIONE, COME MANTENERLO EFFICIENTE?
L'EPIRB è un dispositivo estremamente importante poiché è una dotazione di emergenza di primaria importanza. In caso di una grave emergenza in mare può realmente contribuire a salvare vite umane. Per questa ragione deve essere mantenuto efficiente ed occorre sincerarsi del suo stato.
In primis la prima operazione che l'utente/proprietario dell'EPIRB deve effettuare al momento dell'acquisto di questo dispositivo è inoltrare la procedura di registrazione presso l'ente competente. E' fondamentale che l'EPIRB sia correttamente programmato dal venditore in base ai dati identificativi della barca su cui verrà installato (generalmente è richiesto il codice MMSI). La successiva registrazione - del tutto gratuita ed in molti casi effettuabile anche direttamente online - permette l'inserimento del proprio EPIRB in una banca dati internazionale. L'EPIRB sarà quindi identificabile univocamente in tutto il mondo.
Una volta registrato l'EPIRB è di fatto regolarizzato e può essere installato a bordo nella corretta posizione in modo che sia facilmente raggiungibile in caso di necessità. E' importante che l'utente rispetti le scadenze di revisione, ovvero il cambio batteria e la sostituzione dello sgancio idrostatico (solo per i modelli automatici Categoria 2) da effettuarsi ogni due anni.
Mentre la sostituzione dello sgancio automatico è effettuabile direttamente dall'utente, la procedura di sostituzione delle batterie deve essere eseguita in ogni caso da un centro autorizzato. La sostituzione delle batterie deve essere eseguita ad intervalli non eccedenti i cinque anni dalla costruzione (secondo normativa IMO), tuttavia l'Italia ha introdotto una normativa ancora più restrittiva che impone la sostituzione delle batterie ogni quattro anni. La sostituzione delle batterie deve inoltre avvenire ogni qual volta l'EPIRB è stato attivato, anche accidentalmente e per brevi periodi di trasmissione.
La procedura di cambio batteria si inscrive in un più ampio processo di revisione generale dell'EPIRB definito "Shore Based Maintenance" e può essere eseguito solo da imprese opportunamente abilitate. Tale revisione generale comporta, oltre alla sostituzione delle batterie, anche la verifica di integrità dell'EPIRB, la sua tenuta stagna in acqua e l'integrità del segnale trasmesso mediante misurazione della trasmissione in ambiente schermato per prevenire la propagazione accidentale. Al termine della lavorazione l'EPIRB viene riconsegnato all'utente corredato da uno specifico certificato Shore Based Maintenance che autorizza la rimessa in servizio del dispositivo.
Questa revisione è di fatto obbligatoria per qualsiasi EPIRB imbarcato su qualsiasi unità, anche da diporto non soggetta ad obbligo. Di conseguenza tutti coloro che hanno un'EPIRB installato a bordo sono tenuti a rispettare gli intervalli di revisione. La diffusa credenza che induce molti diportisti a non rispettare le prescritte scadenze di revisione del proprio EPIRB solo perché la propria barca su cui è installato é esente dall'obbligo, è del tutto errata e fuorviante.
L'ACQUISTO: COME SCEGLIERE L'EPIRB.
Gli EPIRB presenti sul mercato presentano varie caratteristiche che devono essere attentamente valutate da tutti coloro che si aggingono all'acquisto, non solo perché prescritto sulla propria imbarcazione, ma anche per una reale esigenza di navigare in tranquillità con un'efficace dotazione di emergenza a bordo.
Gli EPIRB si differenziano essenzialmente in automatici e manuali. Tale differenziazione sopra esposta fa unicamente riferimento alle modalità con cui sono sganciati dal loro supporto e non all'attivazione. Tutti gli EPIRB sono montati su un supporto speciale che nel caso degli EPIRB a sgancio automatico (Categoria 1) è un vero e proprio guscio protettivo che racchiude l'EPIRB e lo protegge. Si tratta di una concezione costruttiva appositamente voluta in quanto gli EPIRB a sgancio automatico devono necessariamente essere montati all'esterno, in modo che i gusci contenitivi possano aprirsi in caso di affondamento e liberare l'EPIRB che deve essere in grado di risalire in superficie senza alcun impedimento od ostacolo. Naturalmente questi EPIRB possono essere anche sganciati ed attivati manualmente. Tutti gli EPIRB automatici in Categoria 1 sono particolarmente sofisticati e rappresentano il livello più elevato di sicurezza essendo in grado di attivarsi da soli in caso di affondamento, tuttavia occorre considerare che questi EPIRB sono soggetti alla sostituzione periodica dello sgancio idrostatico che comanda l'apertura del guscio contenitivo. La sostituzione deve essere effettuata ogni due anni e lo sgancio è un componente che ha un costo medio di 100 €.
L'alternativa all'EPIRB con sgancio automatico (e precisiamo anche manuale) è l'EPIRB con solo sgancio manuale definito Categoria 2. Questo dispositivo non ha niente da invidiare al Categoria 1, si tratta dello stesso identico beacon, tuttavia è del tutto assente il guscio protettivo che lo contiene e lo sgancio idrostatico. Per quest motivo l'EPIRB a sgancio manuale deve necessariamente essere installato al coperto e non esposto alle intemperie. Deve tuttavia essere sistemato in un punto facilmente visibile e raggiungibile in caso di necessità. Questo tipo di EPIRB è il tipo consigliato per il diportista in quanto è esente dall'obbligo di sostituzione periodica dello sgancio idrostatico, componente del tutto assente sul Categoria 2.
Alla fin fine l'utente deve essenzialmente valutare questo costo manutentivo periodico dato che la differenza di prezzo nell'acquisto di un'EPIRB Categoria 1 rispetto ad un Categoria 2 non è enorme.
Oltre a questa distinzione di base che riguarda tutti gli EPIRB di qualsiasi marca, coloro che si accingono a dotarsi di un'EPIRB devono attentamente valutare la presenza o meno di un GPS integrato. Gli EPIRB privi di GPS hanno un prezzo di acquisto piuttosto interessante, ma sono privi di un qualcosa che non può essere minimamente considerato alla stregua di un banale optional. Il GPS riduce i tempi di rilevamento a pochi minuti contro un'ora intera rispetto ad un modello di EPIRB privo di questo sistema. Inoltre un'EPIRB non dotato di GPS può essere rilevato in mare con un'errore piuttosto grossolano il quale può estendersi anche per tre miglia nautiche, un valore non da poco. L'EPIRB con GPS integrato offre un posizionamento praticamente esatto. Occorre quindi fare molta attenzione al tipo di EPIRB che si vuole acquistare in quanto alcuni marchi blasonati come ACR Electronics hanno di fatto totalmente cessato la produzione di EPIRB privi di GPS, mentre l'australiana GME ancora dispone a catalogo questi tipi di beacon, volendo offrire una gamma più variegata alla propria clientela.
Altra caratteristica importante, sia pur non determinante come la presenza o meno del GPS, è l'integrazione di un circuito di attivazione dell'EPIRB in acqua. Tale attivazione automatica, che non deve essere confusa con lo sgancio automatico o manuale, avviene grazie alla presenza di un contatto elettrico che si chiude non appena l'EPIRB viene immerso in acqua oppure viene semplicemente toccato con una mano bagnata. Questi EPIRB dotati di circuito automatico di attivazione sono comunque tutti dotati anche di un classico pulsante di accensione. E' comunque naturale che solo gli EPIRB Categoria 2 possono essere privi di questo dispositivo, in quanto tutti quelli Categoria 1 ne sono necessariamente dotati.
La presenza di un dispositivo automatico di accensione può rappresentare una sicurezza in più nel caso (remoto) che il comando di attivazione manuale si sia in qualche danneggiato.
ATTIVAZIONE ACCIDENTALE: CHE FARE?
L'attivazione accidentale è una possibilità tutt'altro che remota e si può manifestare nei casi più disparati. Nella maggior parte dei casi ciò avviene nel momento in cui l'EPIRB viene per qualsiasi ragione estratto o sganciato dal suo supporto. Occorre sapere che qualsiasi EPIRB correttamente installato nel suo guscio o nel suo supporto non potrà mai attivarsi per nessuna ragione dato che nel supporto stesso è inserito un magnete che inibisce l'EPIRB.
Qualora l'EPIRB venisse allontanato da questo semplice dispositivo inibitore, separandolo dal supporto, esso potrebbe attivarsi. In caso di attivazione accidentale la prima cosa da fare è tentare di spengere il beacon. Se questo è avvenuto semplicemente premendo il pulsante di accensione o spostando la levetta di attivazione, occorre premere nuovamente il pulsante per lo spengimento oppure riportare la levetta in posizione di riposo. Nel caso l'EPIRB sia dotato di circuito di attivazione a contatto con l'acqua, è importante assicurarsi che lo stesso non sia stato attivato. In molti casi può bastare anche toccarlo con le mani bagnate. In tal caso va asciugato accuratamente e si fermerà nel giro di una decina di secondi.
In ogni caso niente panico! Un EPIRB acceso da pochi secondi non trasmette alcun segnale. Comincerà la trasmissione solo dopo 90 secondi dall'attivazione.
Tuttavia è responsabilità dell'utente (oltre che un dovere civile) contattare subito il COSPAS/SARSAT per dichiarare il falso allarme. Dimenticare un'EPIRB acceso ed in trasmissione è un'atto di estrema irresponsabilità che può comportare anche gravi sanzioni.